In presenza di noduli tiroidei di diametro di almento 1 centrimetro, rilevati attraverso un’ecografia. L’agoaspirato tiroideo (Fine Needle Aspiration, FNA) è una metodica minimamente invasiva che consente il prelievo di alcune cellule contenute nel nodulo e non di un intero tessuto. L’esecuzione, della durata di pochi secondi, prevede l’utilizzo di un ago sottile attaccato ad una siringa quando si effettui la tecnica di aspirazione. L’analisi del materiale prelevato è di tipo citologico, ovvero riguarderà le cellule contenute nel materiale raccolto, al fine di stabilire la natura.
L’agoaspirato tiroideo può essere inoltre eseguito in presenza di:
– noduli di diametro inferiore a 1 cm che presentino una o più caratteristiche ecografiche di sospetto (margini irregolari, vascolarizzazione intralesionale e presenza di microcalcificazioni);
– noduli in soggetti con familiarità per neoplasia tiroidea.
Possibili e rare complicanze dell’agoaspirato:
– dolore per 24/36 h in sede di puntura;
– piccole ecchimosi in sede di puntura;
– infezione rarissima.
Nell’agoaspirato della tiroide c’è un 15 % di possibilità che il materiale cellulare prelevato al paziente non risulti sufficiente da un punto di vista cellulare, pertanto la prestazione va ripetuta.
Al fine di eseguire la prestazione con valori di coagulazione a norma, il paziente deve comunicare al medico l’eventuale assunzione di farmaci quali ticlopidina, dicumarolici, NAO.
Centro Medico Sanus Vivere
Dott. Luca Poggi
Specialista in Chirurgia Generale e Chirurgia Vascolare
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